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"Sulmo mihi patria est, gelidis uberrimus undis”

LA MIA PATRIA È SULMONA, RICCHISSIMA DI GELIDE ACQUE

L’acqua gelida della mia terra, scorre e modella piccole gemme preziose che scintillano e risplendono attraverso flussi sinuosi di fili di argento. Il celebre poeta latino, Publio Ovidio Nasone, osservava il fluire limpido, custode di gioielli unici e rari. Li osservava, e con ispirazione venerava l’acqua che gli donava la vita. Vedeva in questa la sensualità della sua amata, omaggiata dalla tradizione con sublimi capolavori di alta gioielleria.

Negli anni, proprio come in una metamorfosi, quei preziosi gioielli, trasportati da fiumi di acque gelide, sono arrivati da piccoli e graziosi borghi come Scanno, lago cuore d'Abruzzo, Pescocostanzo e Guardiagrele, nella conca Peligna di Sulmona. Saggiamente modellati nella loro forma, hanno assunto un valore arricchito dall’innovazione, che con rispetto si è affiancata alla tradizione e alla storia che li ha visti nascere.

Sono lettere e parole queste di una racconto scritto nella mia terra che oggi compie un’evoluzione, senza mai però raggiungere il suo apice completo. Proprio come l’acqua che continua a fluire senza mai fermarsi.

I gioielli Gualtieri Sulmona nascono per far indossare a chi, come te, celebra la tradizione e con curiosità osserva l’innovazione, venerando la qualità e il patrimonio di uno dei lavori di artigianato più eleganti e raffinati di tutti i tempi.

I Confetti di Sulmona

LA CITTÀ DEI CONFETTI

Sulmona è la mia patria, anche conosciuta dai tempi del Medioevo come la città dei Confetti, allora chiamati “confetture” ovvero, mandorle e noci sgusciate ricoperte da miele locale, simbolo dell’unione matrimoniale.

Tra le tante testimonianze scritte troviamo quella di Boccaccio che nel Decameron racconta dell’utilizzo di tali confetture che durante la celebrazione dei matrimoni, venivano lanciati in segno di buon auspicio sugli sposi. Nel XV secolo si iniziarono a produrre i primi mazzolini di fiori di confetto avvolti nella seta, per arrivare al ‘600, quando il confetto prende la forma e gli ingredienti tipici che oggi lo contraddistinguono come prodotto alimentare di lusso, conosciuto in tutto il mondo.

L’antichissima ricetta, brevettata e custodita con orgoglio negli anni, viene accompagnata da splendide e coloratissime composizioni e lavorazioni artigianali, che variano di forma e colore.

Molti sono i personaggi celebri a parlare di Sulmona, tra i tanti ricordiamo Giacomo Leopardi che sul punto di morte chiese un “Confetto Cannellino di Sulmona” che da allora prese il suo nome, o la Regina Elisabetta da poco defunta, che per il matrimonio Reale di William e Kate, e prima ancora per il re Carlo e la principessa Diana, ordinò proprio i confetti dalla celebre e storica Fabbrica Confetti Pelino di Sulmona.

La Transiberiana d'Italia

LA TRANSIBERIANA D'ITALIA

Nel 1980 il giornalista e scrittore Luciano Zeppegno, in ritorno da un viaggio in treno in Asia, descrisse il paesaggio innevato degli Altipiani Abruzzesi paragonandoli a quelli magici di una Siberia invernale.

Da qui il nome “Transiberiana d’Italia”, un viaggio da favola, indietro nel tempo, a bordo di un treno d’epoca, alla scoperta dei parchi naturali e borghi storici del meraviglioso territorio dell’Appennino Centrale.

La ferrovia dei Parchi è considerata la tratta ferroviaria più panoramica dello stivale, un’attività esperienziale sublime che parte dalla città d’arte di Sulmona, passando per Campo di Giove, Palena, Rivisondoli, Pescocostanzo e Castel di Sangro, fino ad arrivare alla nota meta turistica Roccaraso.

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